Autostima per Olimpia

L’autostima

Ho deciso di trattare il tema dell’autostima con diverse persone e spero che vedere le loro interviste sul mio profilo possa essere d’aiuto per più di qualcuno.

Vediamo cosa mi ha detto Olimpia:

 

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In questo ciclo di interviste, è emerso che la persona coinvolta ha scelto di non mostrare il proprio volto. Questa scelta è rispettabile e comprensibile. La mia richiesta è che tutti i partecipanti compaiano in modo da assumersi la responsabilità di ciò che dicono, anche se la loro identità specifica non viene pubblicata. Questo approccio consente un dialogo aperto e sincero, senza compromettere la privacy delle persone coinvolte.

 

Durante questa intervista, ho notato diversi punti che mi hanno colpito.

Una delle affermazioni di Olimpia che mi ha particolarmente colpito riguarda la definizione stessa di autostima. Lei sostiene che l’autostima sia un’energia instabile che si sviluppa fin da quando siamo piccoli e che viene alimentata dall’esterno, ma che alla fine è gestita internamente. Questa frase mi ha fatto riflettere sulla natura duplice dell’autostima stessa, poiché il suo livello dipende interamente da noi stessi, ma l’influenza esterna svolge un ruolo fondamentale come co-autore.

Mi ha poi fatto notevolmente riflettere sulla sua caratteristica instabile, Olimpia mi ha fatto soffermare sulla sua volatilità nella vita riconoscendo che non sempre è in grado di mantenere alto il livello della sua autostima. Questo mi ha portato a riflettere sulle possibili strategie che potrebbero consentire di mantenerne un certo equilibrio, nonostante le continue sfide che la vita ci presenta. Ho avuto l’opportunità di porre a Olimpia una domanda in merito a questo argomento, sperando che potesse condividere qualche consiglio o riflessione su come gestire questa instabilità. Spero che questo spunto possa aver stimolato anche la sua riflessione su questo tema.

 

Al termine dell’incontro le ho riportato di una citazione del buddha che da poco avevo notato. Egli ha detto che tutte le esperienze, anche le peggiori, hanno uno scopo e che è compito di ognuno ricercarlo. Compreso ciò ne risulta che non sempre tutti lo facciano perché può essere un processo faticoso, difficile, o perché semplicemente il coraggio necessario all’agire è manchevole; tendenzialmente accettiamo ciò che ci accade ma non ne ricerchiamo lo scopo per il quale è capitato nella nostra vita.

Olimpia ha concluso affermando che, dal suo punto di vista, questo capita semplicemente perché “più facile”. A questo io allora ho risposto proponendole una domanda, che propongo anche a te:

 

È meglio una vita facile o una vita difficile ma piena?

 

Secondo te, lei come ha risposto? E tu, come risponderesti?

Ascolta l'audio dell'intervista di Olimpia!

di Olimpia | Cos'è l'autostima

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