Il sesso, le relazioni sono una sorta di entanglement quantistico
Il sesso, le relazioni sono una sorta di entanglement quantistico
L’entanglement quantistico si verifica quando due corpi entrano in relazione, se fosse così anche per i sistemi macroscopici, per l’uomo? L’attaccamento sessuale è ciò che resta di noi intrecciato al partner?
La fisica quantistica e tutte le sue applicazioni sta sempre più assumendo un ruolo centrale nella vita umana, dopo circa 100 anni che viene studiata. Ultimamente sto leggendo un libro di Carlo Rovelli, Helgoland, che mi possa un po’ introdurre a una materia della quale ho sentito parlare, e sinceramente anche ne parlo, senza però mai averne veramente avuto a che fare direttamente.
Tra i concetti della fisica quantistica quello che mi ha affascinato di più è l’entanglement quantistico. Ma cos’è, in due parole, questo entanglement?
La Treccani lo definisce come “lo stato quantico di ogni costituente il sistema dipende istantaneamente dallo stato degli altri costituenti” ma è il rapporto di interdipendenza tra le parti, non l’istantaneità, l’aspetto che più mi colpisce.
Di qui poi ho pensato, noi uomini siamo chiaramente fatti di atomi, potremmo assurdamente essere immaginati come una sorta di “sistemi atomici”, di qui la riflessione successiva:
E se il sesso, anche quello occasionale, potesse essere considerato come ciò che ci “entangla”, allaccia, ad altri sistemi (quindi persone)?
In quest’ottica il sesso, soprattutto quello occasionale assumerebbe un significato totalmente diverso. Possiamo immaginarci come legati alla persona con la quale “dividiamo il talamo”.
Il legame in questione però non lo sentiamo, sembrerebbe per certi versi inesistente. Io penso invece che possa essere “sottile” nel senso che comprende di certo le energie sottili che, a nostra insaputa spesso, ci circondano e in parte ci costituiscono.
Sesso come origine dell’entanglement, questa è l’idea personale che mi sono fatto sul tema, tu cosa ne pensi?

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