Conversazione con d-io
Se potessimo fare una conversazione con dio, cosa ci direbbe? Siamo tutti parte di un UNO che ci trascende. Ogni persona può dire: “Io sono dio”
Una semplice intervista, il mio punto di vista
Da un’idea di un’amica, Valentina Azzini, è nata l’idea di quest’intervista. Abbiamo toccato più argomenti, osservato le cose da molteplici punti d’osservazione.
Il mio punto di vista sulla vita, la mia idea di amore, il mio libro in uscita e il significato che riveste per me, il messaggio che veicola: “Noi creiamo la nostra realtà. Se vogliamo davvero, tutte le possibilità possono essere nelle nostre mani”.
Chi ti credi d’essere a dire “Io sono dio”?
Molti si saranno fatti questa domanda. La risposta è semplice. Io non mi credo in niente diverso dagli altri, semplicemente ho sviluppato magari un livello diverso di consapevolezza interiore.
Io sento di esser parte di qualcosa di più grande. Di qualcosa che ci contiene tutti.
Per molto tempo mi sono fermato al confronto con gli altri mentre ora vedo la completa futilità di quell’approccio: siamo tutti parte di un’unica essenza; le divergenze tra noi, sono solo apparenti. Vivere, come facevo e facciamo, basandomi sul confronto con l’esterno è fanciullesco. Prevede l’idea di limiti che non esistono fattivamente, di limiti che noi stessi abbiamo creato per giustificarci la vita; abbiamo formato limiti tra emozioni e raziocinio, tra personalità e esterno, tra me e voi, tra dentro e fuori. Abbiamo costituito limiti dove effettivamente non esistono, abbiamo limitato un’unità.
Questo è un pensiero molto difficile da digerire però, se mai iniziamo, mai finiremo.
Alcuni spunti dei concetti toccati
I pregressi, “Con la forza di volontà, si può riuscire in tutto“, i problemi e gli ostacoli possono essere opportunità, la paura di sbagliare che impedisce la vita, relativizzare il dolore, il ruolo dell’amore nelle relazioni … e non solo, c’è tanta carne al fuoco.
Non lo dico perché è mia, credo sia un contenuto pregno.
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