La fretta e l’insistenza hanno la stessa madre
Spesso si rischia di passare per insistenti nonostante non sia l’insistenza in sé a muoverci. Non hai mai pensato che la fretta è spesso accomunabile a essa?
Alle volte può essere che la fretta di ottenere un dato risultato ti porti ad agire un comportamento che tu non reputi tuo, quello dell’insistenza. A me è capitato, spesso.
I concetti che espongo qui sono frutto di mie esperienze e modi di vedere personali. Posso affermare con tranquillità e certezza di non essere una persona insistente invece, a causa della fretta che spesso mi guida, risulto comportarmi in quel modo.
Quando desidero qualcosa, nonostante non lo sia in senso lato, mi rendo conto che possa capitare che mi comporti da egoista, da persona insistente. A questo proposito mi nasce spontanea una nuova domanda.
Come consideri la possibilità di sbagliare sapendo di sbagliare?
Me lo sono chiesto perché io l’ho fatto.
Detto che ero conscio di sbagliare, del fatto che a muovermi fosse il dolore, non sono riuscito ad accettare ciò che questo ha determinato nella considerazione che le altre persone hanno avuto di me.
L’impressione, negativa, che ho dato ad una persona in particolare mi ha non poco destabilizzato. Lei sostiene una massima, un mantra, “Empatizzo ma non simpatizzo”.
Solo ora, dopo qualche tempo, forse perché mi sento più esterno alla questione, ho la forza di osservare da lontano la situazione e ho quindi la possibilità di farmi in merito un’idea più chiara, meno contaminata.
Mi è chiaro ora che ho certamente sbagliato. Il punto ora è, come dovrei agire in conseguenza a ciò?
Non so per quale motivo ma in me è fortissima la massima “porgi l’altra guancia”.
Non importa quanto male tu mi abbia fatto, io sono sempre pronto al perdono, magari non nell’immediato, però prima o poi arriverà; e sono notevolmente veloce a metabolizzare.
Qualche questione di “attesa del perdono” la sto vivendo anche ora e, se un tempo avrei avuto fretta di risolverla diventando così insistente, ho deciso di lasciar correre le cose, di fargli seguire la loro strada alla loro velocità. Ho deciso di fermarmi e stare, credo che il mio esercizio ora possa essere quello di fermarmi nello stare, di non scavallare, come sempre ho fatto, nel fare.
Sto imparando: la fretta e l’insistenza hanno la stessa madre

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