La gelosia secondo me

Già. Parlo tanto di gelosia, gelosia di qua poi di là… ma qual è la mia idea sull’argomento? 

Al fine di scrivere l’articolo il più completamente possibile, mi sono documentato sul tema. Ho cercato quanto l’internet aveva da offrirmi per poter avere un parere preparato sull’argomento. La preparazione certosina ha portato ad una modificazione del mio pensiero iniziale.

Dallo studio ho evinto che la gelosia è solitamente figlia del possesso e/o della scarsa autostima però questo non poteva essere il mio caso; non capivo.

 

 Tendenzialmente non lascio spazio alla gelosia, cerco di essere costantemente impegnato e occupato con me eppure trovo comunque il modo per essere geloso anche in situazioni che razionalmente so non valgano la pena.

 Il mio approccio potrà passare anche per un egocentrismo elevato alla massima potenza ma solo ora ho trovato una possibile spiegazione. Il mio essere così fondamentalmente luca-centrico non è normale egocentrismo (lo può sicuramente essere in parte), però può invece essere considerato come un’armatura. Penso di temere la sofferenza che un’altra persona potrebbe procurarmi e per questo scelgo di far occupare tutte le posizioni importanti nella mia vita alla mia persona.

Questa visione risulta poi sostenuta dall’aver letto questo articolo sul disagio del narcisismo e dall’aver scoperto l’esistenza del sottotipo vulnerabile o ipervigile come tipologia di narcisista. In questa definizione mi rivedo integralmente, evidenzierò alcuni punti che mi riconducono in pieno alla definizione:

  • ansioso, teme il rifiuto 
  • immagine di sé grandiosa 
  • quando si sentono feriti e offesi … possono esprimere disprezzo.

 

Oltre a questi ci sono anche altri spunti presenti e credo che anche gli altri, giustificati in modo personale, possano essere corretti. Nel particolare, sempre relativa ai narcisisti vulnerabili e ipervigili, mi è talmente piaciuta una frase che desidero sottolinearla: “Avvertono il dovere di primeggiare in ogni situazione pena il rischio di sentirsi inadeguati, insufficienti e non abbastanza, di scomparire tra i tanti altri mille volti, e pertanto fanno spesso paragoni con tra sé e gli altri e si atteggiano con fare molto competitivo, fanno fatica ad ammettere i propri fallimenti e a regolare i loro affetti”. Personalmente questa frase mi descrive veramente nell’intimo; chiaramente permangono dei punti che non sono corretti in qualsiasi situazione.

 

In ultima analisi, poi, la gelosia è stata definita anche come “consustanziale al sentimento dell’amore” e secondo me è una cosa vera, per certi versi. La discriminante è sempre l’effettiva veridicità del sentimento. Mi spiego meglio: tendenzialmente io non sono una persona gelosa, non sento di soffrire di scarsa autostima o del problema del possesso dell’altro però, quando il sentimento che mi muove è vero, un po’ di gelosia mia nasce spontanea, nonostante razionalmente sappia che non sarebbe corretto provarla. A questo proposito con un’amica ho avuto un interessante scambio di messaggi. Riposto la frase centrale dello scambio.
<<  Mi sono svegliata gelosa anche io. Ma sappiamo che è sbagliato 😅 >>

 

Concludo dicendo che, per quanto possa essere a me esterno il richiamo al possesso, vedo in esso l’origine della gelosia. Fermo restando ciò e considerando che io sono contrario all’idea del possesso per principio ma sono comunque geloso non posso non scartare due diverse cause ulteriori: la scarsa autostima (non so quanto possa esser mia come definizione) e il “crollo narcisistico di sentirsi unici e insostituibili” per l’altro.

 

Se qualcuno lo desidera, sono curioso di leggere le vostre impressioni.

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