Original Thinker – RZ

Essere un Original Thinker per RZ

Qualche giorno fa’ Luca mi ha raccontato  della sua nuova rubrica “Original Thinker” spiegandomi quale sia il suo intento: dare uno spazio a tutti dove sentirsi liberi e protetti.
Mi ha coinvolto nel suo racconto e condivido pienamente quanto dice spiegando quanto sia difficile affidare al mondo i propri pensieri, quelli più intimi e personali, ma anche quanto possa essere gratificante e costruttivo, un momento in cui abbandonare le difese e affidarsi,e per questo ho deciso di scrivere.
Con una penna in mano e davanti a un foglio bianco però mi sono ritrovata ancora in difficoltà. Sarebbe stato molto facile per me fornire un elenco di tutte le mie “originalità” in versione negativa, ne avrei trovate tantissime, molto più complicato cercare un’ “originalità” da poter considerare come valore positivo. Ci ho pensato e riflettuto a lungo e già questa ricerca dimostra il beneficio di questo sforzo.
Devo dire che sono sempre stata convinta che la mia forza fosse la coerenza, l’integrità morale, il saper andare fino in fondo a qualsiasi costo. Davanti alle decisioni importanti della mia vita mi ero sempre posta con integrità, quella che ti fà dire “Ok, questo é: hai “sbagliato” o vuoi realizzare delle cose, ora vai fino in fondo, assumi su di te ogni responsabilità, a qualunque costo, questa é l’unica verità possibile”. Così avevo impostato la mia vita, avevo affrontato tutto con determinazione, anche soffrendo, sempre avanti, come un tir in autostrada, considerando tutto ciò la mia forza.
Sono sempre stata una “brava” ragazza, mi sono diplomata, ho trovato un lavoro, mi sono sposata, ho avuto due desiderati bimbi, realizzato una casa per la famiglia, sempre avanti, con forza e determinazione, poi però… la vita mi ha posto di fronte ad altre esperienze e, pur sapendo quanto ogni cosa che mi succede porterà a una crescita, ad un risultato, ad un cambiamento, comunque, ad alcune avrei volentieri rinunciato.
Durante questi anni e queste vicissitudini la mia convinzione ha cominciato a vacillare. Ho sempre mantenuto la mia determinazione ma ho anche cominciato a chiedermi quanto, portata all’esasperazione, essa diventasse  in effetti rigidità.
Ho percepito dentro di me la necessità di un pò di grigio, basta bianco o nero. Il mio corpo, la mia mente, le mie emozioni, avevano bisogno di un pò di calma, di un pò di pazienza, di un pò di riposo, di un pò di leggerezza. Ho sentito quanto la mia determinazione fosse soprattutto giudizio verso me stessa, dover dimostrare a me e al mondo quello che sapevo fare, dovevo essere sempre la prima e la più brava.
A questo punto del mio percorso ho rivalutato altre parti di me. Lavoro ogni giorno, a volte con fatica, ancora cadendo, ma sempre ricercando la mia vera forza che è il dubbio, il pormi domande, non avere convinzioni preconcette né verità assolute, ascoltare le altre persone che possono darmi versioni diverse ma non per questo meno vere e cariche di significato.
Cerco la mia vera forza facendo lo sforzo di accettare i miei limiti e le mie fragilità, dandomi la possibilità di chiedere aiuto, e sentendomi comunque e sempre una persona ricca e unica, che ha un valore….. un “Original Thinker” quindi!

Ti senti un Original Thinker anche tu? TUTTI lo possono essere, inviami una mail contenente un testo con la tua personale definizione di cos’è un OT nel tuo caso e del perché ti ritieni tale, corredata di un’immagine il tutto e la pubblicherò qui in un intero articolo a te dedicato

Questo vuol essere un luogo sicuro dove il giudizio può restare chiuso fuori; dove ci si possa esprimere nel massimo della libertà. Senza temere i commenti e giudizi altrui.

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