Saper amare. Ma tu, ti ami?

Cercare l’amore al fine di amare, ma non essere capaci di amare sé stessi. O forse no?
Se considerassi che tutto questo amore potrei esprimerlo a me? Perché non lo faccio? Di cosa ho paura?

Vivo una situazione particolare: ho bisogno di amare però, al contempo, mi rendo conto che ho bisogno di amare verso l’esterno, che il mio amore non sono capace di indirizzarlo verso me.
Anche tu non ti ritieni “abbastanza” da meritare il tuo stesso amore?

Mi capita di provare spesso sensazioni tra loro incongruenti. Da una parte ho una stima altissima per me, dall’altra però non mi reputo abbastanza neanche solo per me, figuriamoci per un altra persona.

All’interno di un rapporto a due mi ritrovo sempre a donare il 110% di me perché sono convinto che io non sia sufficiente nemmeno solo per me. Per l’altro, quindi, mi sforzo sempre oltre il mio massimo.
Probabilmente questo può essere un mio errore. Il continuo lavoro su di me, l’ossessione che ne deriva, il bisogno di essere assolutamente migliore rischia di creare un mostro.

Mi rendo conto che sto vivendo solo alla ricerca di un miglioramento, continuo ed eterno. Questa mia modalità d’essere peraltro mi impedisce di amarmi in toto eppure sono consapevole che il volersi bene è la base per vivere una vita piena. 

Solo da poco ho sviluppato questo pensiero: lavori continuamente al tuo miglioramento personale, i problemi che vedi in te puoi correggerli e non fanno di te una brutta persona. Non importa se altri ti forzano a crederlo, tu non sei gli altri.

Una cosa bella della mia personalità, è che rifiuto la paura. Non importa quando ho sofferto per amore, avrò sempre uno sguardo propositivo e proattivo verso la realtà. Credo che gli ostacoli ci saranno sempre, decidi tu se essere grande per sormontarli o piccolo per non vederli; puoi superare certe fasi con evidente fatica oppure ignorarle del tutto, è una tua scelta.

Grazie ad una persona in particolare, ultimamente, ho iniziato a prestare più attenzione a me, ho iniziato ad amarmi in modo consapevole. 

Mi ha aiutato a smettere di fumare, un risultato quasi insperato da me stesso. Ha fatto leva sui tasti giusti, aveva il potere di saper parlare direttamente al cuore.

 

Ora, non mi resta che lavorare, gli aspetti sui quali farlo sono sicuramente ancora molti, l’arrivo del percorso non è nemmeno in vista e va bene così. Sono ciò che sono, mi accetto, cerco di migliorarmi. La perfezione però non è di questo mondo.

 

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