Bloccare o non bloccare, questo è il dilemma
Quella di bloccare i profili indesiderati online sta assumendo tratti che rendono questa, ormai, abitudine, persino grottesca.
Ai giorni nostri bloccare una persona sui social, sul telefono, è diventata ormai una cosa comune.
Tu? L’hai mai fatto? Io credo che bloccare una persona sia segno di immaturità e incapacità di gestire un rapporto. Però, forse mi sbaglio.
Mi sono sempre scagliato contro le persone che ricorrono al blocco. Dal mio punto di vista, prima di farlo, scelgo di essere estremamente esplicito: “Smettila di scrivermi, altrimenti ti blocco”, mi rendo conto che un simile comportamento sia difficile da assumere per alcune persone ma proprio l’altro giorno ho avuto un’intuizione che poteva modificare tutta la mia riflessione.
Il blocco può essere spinto anche dal totale disinteresse.
A me secca tu possa scrivermi, non leggo nemmeno i tuoi messaggi perciò “ti blocco”. Non spreco nemmeno tempo a donarti la cortesia di scriverti che sto per farlo, lo faccio e basta.
Sinceramente, nonostante mi sforzi per comprendere un simile comportamento, non riesco a condividerlo, anche se lo accetto, non posso ribellarmi. Una cosa però non mi è chiara: perché se fare un’azione che ci costerebbe poca fatica e potrebbe risparmiare grossi dolori all’altro non la facciamo? Non sarà perché ci stiamo abituando a questa realtà quindi queste cose ci fanno meno male? Stiamo attenti però, non tutti si sono omologati a questa realtà e soprattutto, molti hanno anche diversi modi di soffrire, più o meno intensi.
Poi ho notato cosa hanno scritto: “Non si tratta di immaturità ma di insicurezza, il blocco così come derubricare il numero inquisito, protegge dalle tentazioni”.
Sinceramente posso comprendere questo punto di vista però, al contempo, non riesco a non essere giudicante nei confronti di questo comportamento.
Sbaglierò però non lo considero un gesto giustificabile. In nessun caso. Credo che, prima di rendere il blocco effettivo, possa essere corretto avvisare l’altra persona: “Ti blocco perché …”, potenzialmente il blocco può anche esser fatto per permetterci di resistere all’influsso che quella persona ha su di noi. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore, o dalla mente.
Vedo in questo comportamento una mancanza totale di rispetto per l’altro, anche se già in precedenza questa persona si è “comportata male” nei tuoi confronti. Non credo che abbassarsi al livello altrui possa essere la risposta. Un’amica mi ha raccontato un aneddoto, era al mare con un suo amico e gli ha chiesto: “Perché continui a rispondere alla tua ex?” çui ha candidamente risposto: “Per non perdere l’umanità”.
Già, secondo me questa può essere una giusta conclusione: bloccare non è bene o male, giusto o sbagliato, è una questione di umanità verso il prossimo, chiunque esso sia e qualsiasi cosa ti abbia fatto .

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